Cassa integrazione: per i Metalmeccanici crescita del 20%

Guarda la tabella Peggiora la situazione dell’occupazione nel settore metalmeccanico della provincia bergamasca: erano 5 mila i lavoratori interessati da provvedimenti di cassa integrazione alla fine di ottobre 2008, oggi il loro numero è già cresciuto a 6mila, con un aumento superiore al 20 per cento in un mese. Lo sostiene Mirco Rota, segretario provinciale della Fiom CGIL: “I numeri aumentano di settimana in settimana, delineando una situazione generale molto grave: non vediamo alcun segnale di inversione di tendenza siamo molto preoccupati. Non a caso la Cgil sta chiedendo, anche con lo sciopero generale del prossimo 12 dicembre, che il governo intervenga immediatamente per sostenere i lavoratori delle aziende coinvolte nella crisi. Sono necessarie risposte serie: alla riduzione immediata di una parte consistente salario, rischia di aggiungersi a breve la perdita del posto di lavoro. Il governo deve rispondere subito all’emergenza, non rifinanziando l’inutile detassazione dello straordinario, ma destinando quei fondi ad interventi immediati per i lavoratori in cassa integrazione. Per le piccole imprese, soprattutto per quelle artigiane, è necessario un intervento urgente e chiarificatore da parte della Provincia di Bergamo per quanto riguarda il rifinanziamento della cassa in deroga: tante aziende non la stanno più chiedendo e utilizzando proprio perché le risorse a disposizione sono esaurite. Vengono scelti quindi altri strumenti che penalizzano ulteriormente i lavoratori, come l’Elba. La Provincia di Bergamo deve farsi promotrice verso la Regione per il rifinanziamento della cassa in deroga”.(28/11/2008)

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